Gianni Pasquarelli - Una storia importante
Chi non conosce Gianni Pasquarelli: è noto ai più anziani, a quelli di mezza età e persino ai più giovani, tanta e tale è stata la sua luminosa carriera e la vicinanza alla sua amata Gualdo dove ogni anno ritorna per qualche periodo per fuggire dalla frenetica Roma.
Tra i tanti “virtuosi della penna e del ben scrivere” è stato senza dubbio quello di maggior talento, senza dimenticare gli altri professionisti: Lorenzo Scapigliati e Pierino Frillici.
Gianni nasce a Gualdo Tadino il 10 settembre 1928 da Oddino e Anita Tomassini. Il padre, imprenditore, aveva fondato negli anni '30 una fornace di laterizi insieme ai soci Enrico Amoni (suo cognato), Asnuldo e Basilio Brambilla, Luigi Alfonsi. Poi nel dopoguerra sempre insieme ad Enrico Amoni aveva costituito una società commerciale, Amoni & Pasquarelli, che resterà attiva fino agli anni '90.
Gianni, dotato di una spiccata e forbita loquacità coniugata ad una non comune intelligenza, frequenta le scuole locali fino al ginnasio e nel 1944 si trasferisce a Sora (Frosinone) per completare gli studi classici.
Laureato all'Università Statale di Roma in scienze economiche, diventa assistente volontario di politica economica nel medesimo ateneo (1955-60) e poi presso l'Università di Perugia. Iscritto alla Democrazia cristiana, dal 1952 al 1957 e dal 1960 al 1964 ha ricoperto la carica di consigliere del Comune di Gualdo Tadino. Trasferito a Roma si accosta al giornalismo finanziario, diventando editorialista dal 1959 di importanti testate quali Il Popolo, Il Giornale del Mattino, La Gazzetta del Popolo, Il Globo.
Presta la sua collaborazione anche a riviste settimanali e mensili: Concretezza, La Discussione, Il Capitale, Auto 70.
Capo dell'Ufficio Stampa del ministro della Riforma della Pubblica Amministrazione Giuseppe Medici (1962-63) nel IV governo di Amintore Fanfani, è assunto in Rai dove commenta dal 1965 al 1970 gli avvenimenti economici e sindacali nel Telegiornale. Lasciata la Rai, è chiamato alla direzione de Il Popolo (1974-75), organo ufficiale della Democrazia cristiana.
Dopo quell'esperienza inizia la sua carriera manageriale: vicedirettore generale della Rai per il settore tecnico, commerciale, amministrativo e del personale (1976-77); amministratore delegato e direttore generale della Sipra e Publicitas, aziende che gestiscono la pubblicità per conto della Rai (1977-86); amministratore delegato della Società Autostrade del gruppo Iri-Italstat (1986-89) che, attraverso un oculato riassetto economico-gestionale, viene riportata in attivo, nonostante il completamento di alcuni tratti autostradali di interesse nevralgico come la bretella di Roma, la Udine-Tarvisio, il tratto Gallarate-Sesto Calende.
Nel febbraio 1990 succede a Biagio Agnes come direttore generale della Rai, conservando l'incarico fino al 1993, quando assume la presidenza della Sasa, compagnia di assicurazioni nel settore pubblico.
Insignito nel 1994 dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro della onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, ha scritto diversi saggi di economia e libri di opinione: La Società per azioni (1970); Dunque: cos'è questo denaro (1972); L'abc dell'economista pratico (1974); Catechismo economico (1975); C'è il capitalismo in Italia? (1979); Preistoria del potere (1983); Addio Banca Gualdese (1988); Rai addio (1994); La fabbrica del cambiamento (1998); Il filo dei giorni (2001); I naturali sentieri della tranquillità (2005), Occhio al futuro (2009).
Principale sostenitore della nascita della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia della quale ne è stato presidente, nel 1999 è stato insignito del Premio Rotary Umbria, nel 2002 del Premio “Beato Angelo” e nel 2004 del premio “Ignazio Ciaia” - insieme all'altro gualdese Antonio Pieretti - promosso dalla Fondazione “Nuove Proposte” presieduta da Elio Michele Greco col patrocinio della Presidenza della Repubblica.
Nel 2004 è stato nominato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, membro del Comitato Organizzativo del-l'ISAIE (Istituto di studi e analisi economica), uno dei più prestigiosi istituti italiani che analizzano la situazione economica nazionale e internazionale, presieduto da Alberto Majocchi.