Sesto Temperelli: Musica, Maestro!
A Gualdo Tadino la tromba è sinonimo di Sesto Temperelli.
Ma non solo la tromba.
E' Sesto Temperelli che è un simbolo riconosciuto di Gualdo Tadino. Come il Rosone, come la Torre Civica. Un monumento. Ma un monumento che sa ancora come scaldare i cuori e stare in perfetta sintonia con i più giovani.
Il Maestro (o il "Boss", come amichevolmente lo chiamano i componenti della Banda Musicale) festeggia i 70 anni di matrimonio con il suo strumento preferito. Un'intera vita in cui la tromba è stata una fedele compagna di viaggio.
"La musica mi ha affascinato sin da bambino, e in particolare mi è sempre piaciuto suonare la tromba. L'allora direttore della banda, Valentino Lacchi, fu il mio primo insegnante.
Cominciai che la seconda guerra mondiale non era ancora finita. I soldi scarseggiavano, figuriamoci se c'erano per comprare uno strumento musicale.
All'epoca il Comune e la Gil mettevano a disposizione degli strumenti per gli allievi ed era rimasto libero un trombone, che però non amavo molto suonare. Così, dopo un po' di tempo, riuscii a mettere insieme la somma per comprare la mia prima tromba. La pagai diciottomila lire."
Sin da giovane, Sesto Temperelli si è guadagnato il pane suonando.
"Mettemmo su un primo complesso, gli Aurora, insieme a Clivio Goracci, Nicola e Livio Pasquarelli. Poi, con Romano Salerno, Luciano Marinelli, Piero Moroni e Renato Morelli, formammo gli Swing Boys. Facevamo serate nei locali della zona spostandoci in bicicletta. Quindi fu la volta degli Ariston."
Il 1961 è invece l'anno della nascita dei Funamboli.
"Inizialmente eravamo tre di Gualdo (Sesto, Romano Salerno e Eliseo Ferretti, ndr) e tre di Sassoferrato. Poi diventammo una formazione interamente gualdese. Entrarono Mario Anderlini e Serafino Bonci."
I Funamboli suonano in tutta Italia.
Aprono i concerti e accompagnano i più importanti cantanti e musicisti dell'epoca: Caterina Caselli, Bobby Solo, Nini Rosso e tantissimi altri. Continueranno a suonare per quasi vent'anni con altri musicisti che entrano nella band: Giorgio Ricci, Piero Romitelli, Giorgio Milli, Eugenio Matarazzi, Tonino Bori, Alberto Sabbatini, Mauro Mencaroni e Massimo Manzi, gli ultimi due divenuti batteristi di fama nazionale.
Nonostante i molteplici impegni, Sesto non si dimentica della propria città. Fa parte della banda musicale e, nel 1972, ne diventa direttore.
"Tenevo corsi di orientamento musicale in giro per l'Umbria quando il Comune mi chiese di prendere in mano la banda cittadina e di occuparmi della scuola comunale di musica (di cui è stato direttore dal 1989 al 1996, ndr).
Facevo lezione nelle scuole elementari del territorio e diversi ragazzi entrarono a far parte della banda, una decina soltanto da Pieve di Compresseto.
Cambiammo fisionomia alla banda stessa, spostandola su un genere che a me piaceva molto.
Suonavamo i Beatles, Jesus Christ Superstar, addirittura ebbi il coraggio e l'incoscienza di inserire un medley dei Deep Purple, differenziandoci così nettamente dalle altre bande, forti di un repertorio molto vario.
Questa caratteristica la manteniamo tuttora". Una particolarità che ha permesso alla Banda Musicale di Gualdo Tadino di vincere sette premi per le esecuzioni su nove partecipazioni alla celebre rassegna Scorribanda.
Conclusa la lunga storia dei Funamboli, viene chiamato a far parte della prestigiosa Perugia Big Band come prima tromba. "Un'esperienza bellissima."
Da qualche tempo, però, Sesto si dedica esclusivamente al suo primo vero amore: la banda musicale, con cui da dieci anni tiene concerti nella splendida Sala dei Notari di Perugia.
"La banda per continuare a vivere ha bisogno di un ricambio costante. Insieme al presidente Massimiliano Garofoli abbiamo preso l'iniziativa di coinvolgere la scuola comunale di musica e gli insegnanti privati per invogliare le nuove generazioni ad entrare nel nostro gruppo. Alcuni bambini e ragazzi hanno già iniziato a suonare con noi esibendosi anche durante il tradizionale concerto estivo. Abbiamo acquistato degli strumenti che mettiamo a disposizione dei più giovani, permettendo loro di imparare senza così impegnare inizialmente le famiglie sotto il profilo economico."
Sesto Temperelli a novembre compirà 84 anni. L'anima però è incredibilmente sempre la stessa. L'anima di quel bambino che, durante la guerra, si apprestò emozionato a far vibrare le note del suo primo strumento.