Tagina e Birra Flea: incontrarsi a Milano
Tagina e Birra Flea hanno seguito l'ago della bussola puntato verso nord e sono partite alla volta di Milano, che le ha viste protagoniste nello stesso stand in occasione di Fuorisalone 2014, l'evento più importante al mondo legato al tema del design.
Tagina Ceramiche d'Arte presenzia da molti anni all'evento e invitando Birra Flea nel suo spazio espositivo ha creato questo felice connubio tra due aziende gualdesi su un palcoscenico di assoluto primo piano.
Tagina è inoltre presente sia nello spazio di SuperstudioPiù che presso Casa Umbria di Shanghai, all'interno di un progetto nato proprio da un'idea dell'azienda di Gualdo Tadino e promossa dalla Regione Umbria e da CEU – Centro Estero Umbro, con l'obiettivo di sostenere nel grande e promettente mercato cinese le realtà regionali. L'accoglienza morbida degli elementi tridimensionali grazie a un sapiente mix di smalti in sovrapposizione, grafiche accattivanti, forti contrasti di colore sono stati in mostra nello spazio Not only square, dove Tagina ha presentato idee per arredare e impreziosire gli spazi del futuro: come il catalogo Deco D'Antan, la nuova collezione protagonista dell'allestimento.
In un'epoca cinica e indurita quale quella che stiamo vivendo, affannata in una perenne corsa, può essere d'ispirazione affidarsi ad aziende come Tagina e Flea: ci ricordano perchè a volte si riesce, con perfette pennellate o sapori a cui non servirebbe una parola di più, a render palesi le nostre origini, la nostra storia e le nostre potenzialità.
Entrambe le aziende si coniugano in un solo imperativo: trasmettere la forza del passato.
Solo nella tradizione è il loro amore.
Vengono dagli echi delle piccole botteghe, dalle chiese, dai mulini di campagna, dai vicoli dimenticati.
Vengono dai segreti tra padre e figlio, quando ci si tramandava un mestiere con fatica, con impegno, con mani sporche e callose, spalle stanche e occhio vigile.
Vengono anche dai nostri monti, sgorgano dai calori delle mietiture, dall'acqua nelle viscere delle nostre alture appenniniche, dall'arte, dalle mura, dall'impegno preso anticamente da Federico II.
Vengono dagli istinti dei nostri padri, dai modi di vivere dei nostri nonni. E guardano i crepuscoli e le mattine dai tetti della nostra Rocca Flea, fiduciose sul mondo.
Scegliere un prodotto "Made in Gualdo" è credere in noi stessi.
-------------------------------------
"Chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista".
Quando l'arte, nel 1973, incontrò la tecnologia e la produzione in serie, inventò "Tagina ceramiche d'arte". Arte impressa su ceramica che incontra vari cicli, da fase liquida a solida, imbattendosi in tante mani: ognuna di esse porta qualcosa di sé a edulcorare lentamente il pezzo grezzo. Operai, artisti ed artigiani: tante mani creano, toccano, trasportano, esaminano e accarezzano il prodotto prima di inviarlo alla perfezione. Tagina è luogo ove l'uomo e la macchina sono un duo inscindibile e necessario: l'uomo per l'unicità, la macchina per i grandi numeri. Il risultato è un prodotto di alto livello tecnologico curato sapientemente con mano artigiana.
L'azienda è "da" Gualdo e "per" Gualdo, con management e maestranze in larga parte gualdesi. In tutto questo, impera la necessità continua di aggiornarsi, di sperimentare, per orientare scelte diverse con le quali misurarsi, nell'obiettivo di innalzare costantemente la qualità dell'offerta: ecco il senso del laboratorio di sperimentazione di nuovi progetti all'interno dell'azienda. Esso è un vero e proprio atelier sartoriale, in grado di confezionare "abiti ceramici" su larga scala, ideali per ogni soluzione, dal residenziale al commerciale fino all'hospitality.
-------------------------------------------------------------
Torniamo indietro nel tempo, esattamente nel 1242, quando l’imperatore Federico II di Svevia restaurò la Rocca Flea e "cavalcando in giro per il territorio, seminò con le sue mani frumento, orzo, spelta, fave, miglio e altre essenze, chiedendo a Dio onnipotente che facesse crescere il castello e moltiplicare la sua popolazione e si degnasse di assicurare cibo ed ogni bene e sicurezza come impegno eterno."
L'antico monito è divenuto realtà, grazie alle fonti naturali a chilometri zero: l'acqua e l'orzo sono gli ingredienti ed il veicolo principale del progetto "Birra Flea" di Matteo Minelli. Sono nate Bianca Lancia, Costanza, Federico II e Bastola, quattro tipi diversi di birre ad alta fermentazione in bottiglia senza l'aggiunta di conservanti o additivi chimici. Birre dai nomi che sono storie, e permettono di comunicare e tramandare una certa meraviglia. Il primo sorso apre e chiude una parentesi: è un piccolo viaggio, retrogrado e prezioso, un risveglio di un antico sapore disciolto sapientemente nel fervore d'un mare gassato dalle onde chiare o ambrate. Spillata correttamente, forma un ottimo cappello di schiuma, aderente e compatta, abile a racchiudere e conservare l'arcobaleno di aromi all'interno del bicchiere.
La bottiglia è ricercata, il logo raffinato ed elegante. Tutto questo è il risultato di un meticoloso lavoro di valorizzazione, ma anche di analisi e selezione di malti italiani coltivati all'interno di terreni di proprietà esclusiva dell'azienda, garantendo così la filiera corta agroalimentare.