L'arte della bandiera

Scritto da Edoardo Ridolfi. Postato in Storie

 

“Io so molto bene che i giuochi di Bandiera sempre dilettano, e per tale cagione mi sono ingegnato e di raccorre e di spiegare le lezioni che si vedono. Quindi si butta in aria la Bandiera, si ricoglie coll'altra mano e si và facendo l'istesso giuoco, accompagnando sempre col braccio il piede, e coll'artifizio il vento.”
Scriveva così il maestro d'armi Francesco Ferdinando Alfieri nel 1638 quando stilò il suo trattato su “La Bandiera”, strumento di una certa suggestione, che era particolarmente amato dalla gente del suo tempo.
Trecentocinquanta anni dopo gli Sbandieratori di Gualdo Tadino continuano la tradizione del maestro d'armi Alfieri, cercando di emulare con la bandiera movimenti acrobatici ed eleganti.

“L’arte della bandiera inizia a farsi vedere a Gualdo nel 1979 – racconta lo storico capitano
sbandieratori gualdo tadino 3della compagnia Luca Centini – per enfatizzare la contesa dei Giochi de le Porte. Inizialmente gli sbandieratori erano divisi per Porta, poi nel 1980 abbiamo deciso di costituire il Gruppo Sbandieratori di Gualdo Tadino. 
Abbiamo iniziato a esibirci con successo sia durante i Giochi de le Porte che in altre parti d’Italia e, grazie a queste affermazioni, ci è stata offerta da parte dell'Ente Giochi de le Porte la possibilità di fregiarsi dei colori bianco, rosso e nero con i quali il gruppo è il rappresentante ufficiale della Città di Gualdo Tadino in Italia e all'estero.
Inizialmente il gruppo era gestito da Sandro Ursi e Ennio Abbati, poi, dopo qualche anno, lo presi in mano io. Non è stato sempre semplice, ma, spinto da una grande passione, sono ancora qua. In questi ultimi anni siamo notevolmente aumentati grazie all'arrivo di molti giovani che sono diventati piccoli alfieri, chiarine e tamburini. Attualmente il gruppo conta circa sessanta elementi e di questo ne siamo orgogliosi. Inoltre quest'anno inaugureremo a pieno la nostra sede e festeggeremo i trentacinque anni di attività. Una grande soddisfazione.”
Dal 2004 il Gruppo ha infatti una sede, ricavata nei sotterranei dell’antica chiesa di Santa Chiara. Nel maggio 2005 gli sbandieratori si sono costruiti come Associazione Indipendente.

sbandieratori gualdo tadino 2Luca si sofferma a ricordare alcune delle trasferte degli sbandieratori gualdesi.
“Negli anni abbiamo avuto modo di fare delle esperienze uniche, siamo stati praticamente in tutta Italia. In particolare ricordo una esibizione a Taormina, ma anche alcune all’estero come quelle in Francia e Lussemburgo, tra molti emigrati gualdesi e umbri, o in Polonia. Ricordo con affetto la trasferta a Krosno nel 2012: arrivati lì non eravamo visti di buon occhio, il clima era abbastanza teso e noi non eravamo particolarmente a nostro agio poiché in serata ci saremmo dovuti esibire in un teatro, un luogo sicuramente poco adatto a uno spettacolo di bandiere. Erano previsti spettacoli di gruppi provenienti da diversi Paesi europei e tutti si erano presentati con un corpo di ballo. Noi eravamo gli unici sbandieratori. Lo spettacolo però fu un successo, un vero tripudio. A fine serata la gente del posto ci affiancava e cantava canzoni italiane per farsi notare da noi. Addirittura fummo invitati da un sindaco norvegese per l'estate successiva nella sua città, fu incredibile come furono attratti da quello spettacolo. La bandiera li aveva letteralmente catturati.”
Nei mesi scorsi è poi arrivata la chiamata, unitamente a una rappresentanza dell’Ente Giochi de le Porte, sbandieratori gualdo tadino 4per inaugurare la Viareggio Cup, il più importante torneo giovanile di calcio a livello mondiale, con tanto di diretta Rai.
“E' stato il fiore all'occhiello di questi ultimi anni, anche gli organizzatori si sono complimentati con noi e questa è la conferma di quanto questo gruppo sia cresciuto e divenuto solido, tutto ciò grazie a un progetto che abbiamo messo in atto con tutti i ragazzi. A Viareggio siamo riusciti a mettere in scena uno spettacolo da “stadio” molto affascinante che ha avuto un notevole impatto, ed è stato importante esserci stati sia per noi che per il mondo dei Giochi de le Porte. Il repertorio che il gruppo normalmente esegue è suddiviso in rappresentazioni individuali, di piccola squadra
e della grande squadra, tratte da antiche tradizioni militari opportunamente rivedute ed adattate alle esigenze coreografiche e che sviluppano uno spettacolo ricco di colore, tecnica e movimento in grado di inserirsi in qualsiasi tipo di manifestazione. Tali rappresentazioni spettacolari con passaggi acrobatici ci hanno portato a vincere diverse gare in tutta Italia.”
35 anni di attività durante i quali il Gruppo Sbandieratori ha contribuito a far conoscere in Italia e all’estero il nome di Gualdo Tadino e a far apprezzare le sue tradizioni storiche e il suo folklore. Un ruolo di ambasciatori che proseguirà ancora a lungo.

COSI' NACQUE IL GRUPPO 

Gli sbandieratori fanno la loro prima comparsa a Gualdo Tadino in occasione dei Giochi de le Porte del 1979.
sbandieratori abbati ursi gualdo Sono divisi per Porta e ogni gruppo propone la propria esibizione. Dopo l’edizione del 1980 viene fondata la compagnia sbandieratori di Gualdo Tadino. A guidarla sono Ennio Abbati e Sandro Ursi, entrambi con alle spalle esperienze importanti con gli sbandieratori di Assisi e di Arezzo.
“Un grande sostegno ci venne dato dal compianto Giovanni Pascucci, presidente della Pro Tadino”, racconta Ennio Abbati.
“Grazie ai contributi della Pro Tadino potemmo acquistare le bandiere e i costumi, realizzati da una sartoria di Ponte Valleceppi. Successivamente anche le Porte ci aiutarono dal punto di vista finanziario e cominciammo a esibirci in diverse parti d’Italia.”
sbandieratori gualdo tadino 1981Inizialmente gli sbandieratori gualdesi avevano costumi e bandiere variegati e ogni singolo componente un proprio stemma, a simboleggiare la casata di appartenenza.
La prima esibizione in pubblico risale al 29 agosto del 1981. Di fronte a una piazza Martiri gremitissima, gli sbandieratori di Gualdo Tadino fecero il loro debutto. I numeri preparati erano di alta scuola e il pubblico mostrò di gradire particolarmente lo spettacolo, sottolineandolo con applausi scroscianti.
“In alcuni di noi c’era inizialmente un particolare timore - ricorda Ennio Abbati - ma una volta entrati in piazza ci scrollammo tutti di dosso l’emozione e demmo vita a una esibizione pressochè perfetta.”
Di quel gruppo storico faceva parte un giovanissimo Luca Centini, che alcuni anni dopo diventerà il capitano della compagnia, guidandola con grande passione fino ai giorni nostri.

 

 

 

 

 

Condividi

cover categorie persone filippetti

Persone

Uomini e donne "made in Gualdo". Frammenti di vita, avventure, imprese.

cover categorie luoghi roccaflea

Luoghi

Ricordi, sensazioni e emozioni dei luoghi gualdesi; com'erano, come sono, come saranno.

cover categorie storie f1

Storie

Storie e racconti "made in Gualdo".

cover categorie imprese base-scout

Rubriche

Rubriche periodiche della redazione di "Made in Gualdo".

UA-182230-18