Carlo Biscontini - Applausi

Scritto da Leonardo Bossi. Postato in Persone

 

Parafrasando il nome di un gruppo da poco sorto su Facebook “Sei di Gualdo se..” possiamo dire che una persona è di Gualdo se associa la parola teatro al nome di Carlo Biscontini.

Viene quasi spontaneo, quasi come fosse una cosa scontata: Carlo Biscontini e il teatro, un connubio indissolubile, una storia d'amore lunga una vita. Perchè per lui il teatro è un amore, che Carlo si porta dentro sin da piccolo e che poi non ha più abbandonato.

carlo biscontini 3

Il medico che ha fatto nascere circa cinquemila bambini nel vecchio ospedale Calai è uno dei rappresentanti più illustri del teatro a Gualdo Tadino, uno degli esponenti di spicco della Filodrammatica dialettale gualdese. Anzi, forse l'esponente maggiore, per l'incredibile importanza rivestita nei panni di attore e regista.

La Filodrammatica Dialettale Gualdese rappresenta un pilastro culturale della città e Carlo, insieme a tante altre persone, è riuscito a far innamorare i gualdesi di questa splendida creatura. Gualdesi ma anche non, poiché la Filodrammatica ha riscosso successi ovunque. E' una delle più vecchie compagnie dialettali italiane, forse addirittura la più antica in assoluto. Nacque nel lontano 1925 e ha continuato senza sosta a seminare fama e a ricevere importanti riconoscimenti. Tanti i premi vinti, sia individuali che di “gruppo”, a testimonianza della qualità della compagnia. Quasi 90 anni di onorato servizio, con l’opera che continua ancora oggi con l'inserimento dei giovani a partire dal 2009.

Carlo Biscontini è stato l'anima di questa compagnia. Lui, medico di professione, nato il 22 maggio 1943, cominciò da piccolissimo a recitare con la Filodrammatica gualdese, spinto anche da suo padre Aldo, altro personaggio di grande spessore sia sotto il profilo professionale (per molto tempo è stato direttore della Banca Popolare di Gualdo Tadino) che artistico.

Il teatro lo ha appassionato sin da subito, è un colpo di fulmine vero e proprio. Diventa parte integrante della sua vita e ne segna la carriera che diventa un percorso artistico straordinario.

La compagnia gualdese era sì dialettale, ma di qualità. Non era un vernacolo stretto, di quelli comprensibili solo a poche persone, ma un linguaggio che si faceva capire, tanto da essere apprezzato anche fuori dalle mura gualdesi.

carlo biscontiniCarlo ha dato tutto se stesso al teatro, ricevendo in cambio tantissimi attestati di stima. Come non menzionare l'incredibile bagno di folla che gli emigrati gualdesi in Francia e Lussemburgo gli tributarono in occasione di spettacoli allestiti proprio per coloro che per lavoro avevano abbandonato il borgo natio. Essi si riconoscevano nelle loro radici, vedevano in quelle rappresentazioni uno spaccato di vita che faceva comunque parte di loro, riconoscevano il dialetto gualdese e tornavano con la mente ai periodi vissuti in quella che era sempre la loro città.

Carlo sia da attore che da regista ha sempre curato lo spettacolo in ogni minima parte. Biscontini, però, non è solo teatro. E' molto di più. Il suo talento innato e le sue straordinarie capacità lo portano anche a scrivere poesie. Le custodisce gelosamente in casa, ordinate in ordine alfabetico. Ognuna ha la sua storia e racconta un pezzo della sua vita. Alcune di queste sono state messe in musica, grazie all'aiuto di suo fratello Danilo: questa collaborazione è sfociata in un cd musicale, dove appunto sono presenti questi testi scritti da Carlo arrangiati con le note di Danilo.

E' stato inoltre parte attiva nella Processione del Venerdì santo, nella quale ha prestato la sua voce al colloquio tra il Cristo morente e Maria. Ha anche preso parte, come attore, ad alcune fiction Rai, quali Don Matteo e Ricominciare. Ha collaborato con l'associazione Arte e Dintorni, che si occupa di sostenere e diffondere l'arte in tutte le sue sfaccettature, tra cui il teatro.

Fondamentale, poi, è stato il suo apporto nella Filodrammatica Giovanile. Dal 2009 un gruppo di ragazzi, guidati proprio da Carlo Biscontini, propongono spettacoli parallelamente alla vecchia Filodrammatica. Con la prima commedia “Arsenico e vecchi merletti” (di J. Kesserling) cominciano a farsi conoscere. Nel 2012 il secondo spettacolo: "Un cadavere troppo ingombrante" (di Giorgio Casini), pluripremiato alla Rassegna Nazionale di Falconara. Nel 2013 invece va in scena "Cimitero... andata e ritorno" (pièce di Emilio Caglieri, tradotta in dialetto gualdese da Carlo Biscontini).carlo biscontini 2

L’ultima apparizione di Carlo sulle scene è il 22 agosto 2013, a Falconara Marittima, dove recita alcune delle poesie più belle e conosciute di Trilussa, il grande poeta romano. Da quel giorno, complici anche le sue difficili condizioni di salute, non ha più preso parte a nessuno spettacolo.

Oggi vogliamo rendere omaggio a Carlo come la persona che grazie al teatro ha portato in alto la città di Gualdo Tadino, il suo dialetto, la sua gente, la sua vita. Siamo qui perchè sono rare le persone che hanno una passione così sconfinata per qualcosa come ce l'aveva lui. Siamo qui perchè vogliamo elogiare le sue grandi doti artistiche. Siamo qui perchè Carlo ha dato tanto a noi, e questo è il minimo che possiamo fare per fargli capire quanto abbiamo apprezzato il suo incredibile lavoro.

Lui non sarebbe mai sceso dal palco, perchè la sua vita era lì, davanti ad una platea: la rappresentazione teatrale era il suo pane quotidiano.

Forse una parola sola racchiude tutto: grazie.

Non disperdiamo il patrimonio che Carlo e la Filodrammatica hanno costruito, ma salvaguardiamolo: ne sarà felice ed orgoglioso.

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