Inosservata mai!
Di lei hanno scritto: “Nel suo mondo di immagini e fantasia vola, quasi giocasse su un'altalena in un bel parco, e non c'è bisogno che qualcuno la spinga. Il ritmo ce l'ha nel cuore. Lei non fa nessuna fatica a vivere i suoi sogni: perché Tatiana è una artista che sia riconoscibile, che non sia artefatta e pretenziosa, che non pretenda, cioè, di essere espressione di qualcosa che la trascende.”
Tatiana Minelli è una ragazza di 23 anni con una grande passione per la fotografia. Autodidatta di base, ha partecipato a diversi workshop nel settore moda/glamour con fotografi e modelle professioniste del settore.
Si dedica principalmente alla fotografia ritrattistica, in special modo alle foto di moda e a quelle artistiche.
Nel corso dell’ultimo anno ha realizzato numerosi shooting fotografici per pubblicazioni, cataloghi, editoriali di moda e non, magazine, progetti personali e book fotografici professionali.
Alcuni dei suoi lavori sono stati selezionati anche da Vogue che ha una sezione del proprio sito, PhotoVogue, riservata ai fotografi emergenti provenienti da tutto il mondo (gli iscritti sono circa 115 mila), pubblicando le loro immagini dopo un'attenta selezione. Diversi lavori di Tatiana sono stati selezionati e per tre volte le sue foto sono state particolarmente apprezzate tanto da diventare “best of”.
Come nasce la tua passione per la fotografia e cosa significa per te questa arte?
Tutto è iniziato da una compattina che mi regalarono i miei genitori per i miei 16 anni e che per mesi nemmeno toccai. Una sera decisi di portarla con me e.. magia! Per il diciottesimo compleanno i miei riuscirono a regalarmi una reflex, una di quelle che servono per iniziare ad imparare e da autodidatta piano piano.. eccomi qua. Per me la fotografia è amore, felicità, è qualcosa che mi fa stare benissimo. Quando scatto smetto di pensare: non sento fame, sete, stanchezza. E' come se andassi in un altro mondo tutto mio.
Cosa ti attrae maggiormente? Un luogo, un volto…
Nella fotografia la mia vera “ossessione” sono i volti. Basta guardare le mie foto per capire che sono una ritrattista e che per me il viso è importantissimo. Mi lascio ispirare spesso da una persona, alle volte anche da un luogo, ma principalmente è la persona stessa che mi ispira determinate foto.
Ti piace anche farti fotografare?
Sì,da non molti mesi ho iniziato anche a posare. Avevo posato anche negli anni passati, ma molto poco. Dopo aver perso, da ottobre dell'anno scorso ad ora, 46 kg mi sono sentita più sicura e ho iniziato a fare diversi shooting.
Se dovessi scegliere: meglio davanti o dietro la fotocamera?
Sempre dietro la macchina fotografica. Posare mi piace, ma scattare molto più.
C'è un grande fotografo a cui ti ispiri?
Ne seguo davvero tanti, quindi non ce ne è uno specifico. Di sicuro amo molto i lavori di Richard Avedon e Kirsty Mitchell.
Uno dei big mondiali del settore, Henri Cartier Bresson, diceva che un fotografo deve saper osservare dove gli altri sanno solo vedere. Quanto ti riconosci in questa affermazione e cosa coglie di più la tua attenzione?
Per emergere nella fotografia bisogna avere un proprio occhio, un proprio modo di vedere le cose. Solo così ci si può distinguere. Io non so se ho questa capacità, spero solo che le mie foto possano comunicare qualcosa, che non passino inosservate, nel bene o nel male.
Come individui le location?
Spesso le trovo per caso, a volte mi vengono suggerite da amiche, altre ancora le vedo tramite altre foto.
Molti tuoi scatti hanno come sfondo Gualdo Tadino. Cosa ti attrae maggiormente della tua città?
Uso spesso Gualdo come location, anche se dalle foto non sembra, perchè lo stesso posto lo riutilizzo in diverse foto, ma ogni volta in modo diverso. Credo che la nostra città abbia molti posti, angoli, vicoli da poter sfruttare: vorrei che molti più gualdesi possano rendersene conto e mi fa piacere se questo messaggio riesce a passare tramite i miei scatti.
Bianco e nero o colore?
Tendenzialmente realizzo scatti a colore, ma io sono sempre istintiva quindi dipende da cosa mi ispira lo scatto che sto andando a modificare.
Punti a fare di questa passione una professione?
Assolutamente sì, il mio più grande sogno sarebbe quello di vivere di fotografia e spero con tutto il cuore di potercela fare.